Stiamo vivendo a livello mondiale una situazione nuova, mai sperimentata prima che ha sconvolto la routine delle nostre giornate. Ci è stato chiesto di interrompere le nostre abitudini, di limitare la nostra libertà di spostamento  e di socializzazione per limitare la diffusione del contagio da Coronavirus Covid-19 e permettere agli ospedali di poter intervenire adeguatamente sui pazienti risultati positivi al virus. Per poter superare costruttivamente questo periodo risulterà importante dare una nuova regolarità al nostro tempo, costruire le nostre giornate suddividendole tra il lavoro e il riposo, tra lo studio e lo svago.  Il periodo di isolamento che ci troviamo ad affrontare davanti a noi è troppo lungo per lasciare tutto all’improvvisazione, specie se ci sono famiglie con figli piccoli o comunque giovani,  per questo è importante fissare uno spazio orario in cui ci si alza, si compiono i gesti di pulizia e di accudimento personale, per dedicarsi poi ognuno alle sue mansioni o a progetti da realizzare insieme. Curare le proprie passioni, dal disegno alla musica, dal canto alla lettura, dal creare progetti da realizzare, a vedere film in famiglia, l’importante è darsi dei tempi. Ricordate il vecchio proverbio “L’ozio è il padre dei vizi”? Senza un’organizzazione, anche solo mentale, rischiamo di essere fagocitati dal tempo o cadere nell’accidia.

Ritagliatevi anche degli spazi dove potete stare soli con voi stessi in quanto la continua presenza di persone è impegnativa e può essere stancante.

Vivere ascoltando la nostra paura è un importante meccanismo di difesa, occorre però che essa non si trasformi in panico creando danni maggiori a noi, alle persone a noi care e al nostro prossimo. Se vi rendete conto che il vostro sonno è compromesso, che vivete nel panico, se non riuscite a uscire da una sensazione di stress continua, rivolgetevi a uno specialista che riuscirà ad aiutarvi anche a distanza (in questo periodi tutti gli ordini consigliano la possibilità di contatti on-line).

 

Infine non ascoltare le numerose notizie false che circolano ma attenersi a quanto diffuso dall’Istituto Superiore di Sanità o da altre fonti attendibili.